Il Consorzio Correzione Fiume Ticino |
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StoriaIl Consorzio Correzione Fiume Ticino (CCFT) è stato costituito dal Consiglio di Stato, con decreto del 14 settembre 1886, per gestire la sistemazione del fiume Ticino, dal torrente Sementina al Lago Maggiore. Successivamente il compito di sistemazione affidato al Consorzio è stato esteso e ampliato fino alla confluenza della Moesa e agli affluenti Righetti, Sementina, Cugnolo, Progero, Riarena, Morobbia e Trodo. Nel 1982 è avvenuta la fusione tra il CCFT e il Consorzio di bonifica del Piano di Magadino, che era stato costituito nel 1920. |
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Scopi e obiettiviIl CCFT è stato costituito per sistemare il corso del fiume, arginare la sua irruenza ed eliminare qualsiasi rischio per la popolazione. A causa di alluvioni e straripamenti i terreni attraversati dal fiume erano difficili da coltivare, insicuri per il pascolo e insidiosi per l’uomo. I collegamenti tra i centri abitati erano soggetti a continue interruzioni e cambiamenti, a seconda degli umori del fiume. La situazione attuale è il risultato di numerosi interventi di correzione, bonifica e arginatura che hanno consentito di tutelare la popolazione da possibili rischi di esondazione e hanno permesso di creare una convivenza armoniosa tra uomo e natura. |
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Comprensorio consortileFanno parte del Consorzio tutti i privati (ca. 9’000) e le persone giuridiche, comprese quelle di diritto pubblico, ai quali deriva un vantaggio dalle opere consortili. Il comprensorio del Consorzio comprende i comuni di Arbedo-Castione, Bellinzona, Cadenazzo, Cugnasco-Gerra, Gambarogno, Gordola, Lavertezzo, Locarno e S. Antonino, ed è suddiviso in 8 sezioni, ognuna delle quali ha diritto ad essere rappresentata nella Delegazione centrale con un membro e un supplente. Ne fanno parte anche un rappresentante nominato dal Consiglio di Stato, uno da FFS SA e uno scelto liberamente dall’Assemblea.La Delegazione centrale è composta da 11 rappresentanti. |
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Compiti del ConsorzioOpere di arginatura: manutenzione degli argini sommergibili e insommergibili del fiume Ticino e delle opere di sistemazione degli affluenti Righetti, Sementina, Cugnolo, Progero, Riarena, Morobbia e Trodo; il Consorzio provvede quindi alla gestione di circa 85 km di argini. Opere di prosciugamento: il Consorzio si occupa della conservazione di tutta la rete dei canali e delle tubazioni di drenaggio sul Piano di Magadino per un totale complessivo di circa 88 km. |
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Il Consorzio e le prospettive futureL’opera del Consorzio si confronta con continue sollecitazioni naturali, sociali e legislative. La sua attività, oggi, continua ad essere fondamentale per mantenere e garantire l’efficacia e la sicurezza degli argini, attraverso opere atte a contrastare l’erosione e l’abbassamento dell’alveo centrale, ma anche per pensare e progettare un nuovo fiume, per conferirgli nuova vita e per integrarlo maggiormente nel tessuto urbano e questo come alla recente modifica della Legge sui Consorzi. Questo concetto vale naturalmente anche per la gestione dei canali sul Piano di Magadino. |
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Mezzi di finanziamentoL’attività del Consorzio è finanziata tramite i contributi delle persone fisiche e giuridiche proprietarie di beni nell’ambito del comprensorio consortile. I contributi sono calcolati in proporzione ai vantaggi che le opere determinano ai soggetti interessati dalle stesse. Per l’esecuzione di nuove opere o interventi straordinari il Consorzio beneficia di sussidi federali e cantonali, conformemente alle leggi applicabili, in una misura complessiva che varia dal 60 all’80% dei costi preventivati. |
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Organigramma |
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